Si passa da New York, il primo ristorante NFT (FlyFish) in Abruzzo a Pescara, con il primo in Italia. Ecco cosa accade quando il settore della ristorazione e in generale food incontra la creatività e gli NFT (non-fungible token).
L’abbinamento ristoranti e NFT è una novità dell’ultimo momento di questa tendenza. Infatti, il primo ristorante aprirà nella Grande Mela, con data prevista nel prossimo anno (2023), ma già a febbraio ha messo in vendita le iscrizioni per l’accesso alla struttura. Ora è l’Italia ad aprire il primo ristorante NFT, per la precisione a Pescara in Abruzzo.
Il primo italiano ristorante NFT (non-fungible token)
Il nome dato al ristorante NFT pescarese è Oishi Japanese Kitchen si trova a Pescara in terra abruzzese. Dal nome sembra un classico ristorante giapponese, sempre più di tendenza in tutto il mondo e anche in Italia, tuttavia, se si approfondisce la notizia, la realtà è un importante momento storico per la tecnologia e la storia italica.
L’idea è nata nella testa di Luca Di Marcantonio (Ceo) che dopo moltissime affermazioni della sua clientela ospitata nel ristorante “Questo piatto può essere considerato un’opera d’arte”, ha preso la decisione di far sua questa ripetuta frase da parte di molti clienti.
Per questo Di Marcantonio ha preso la decisione di lanciare, anche grazie a Pierpaolo Bernabei (digital artist), la sua ottima offerta di virtuale sashimi in versione non-fungible token (NFT).
I compratori, oltre alle diverse digitali opere, hanno diritto a diversi annessi benefit come: riservati sconti, piatti non i menù, l’accesso a una esclusiva community, per essere continuamente in diretto contatto sia con la proprietà, sia con gli addetti e infine la possibilità di poter pagare in criptovalute.
Il nome del ristorante NFT abruzzese Omakase, in giapponese significa, “Fidarsi”, in pratica un menù da scoprire quasi al momento, dove sarà lo stesso Chef a guidare la clientela fra la cucina occidentale e orientale.
Si chiama “Always on my mind” (sempre nella mia mente), la prima collezione lanciata sulla piattaforma blockchain OpenSea, che, come protagonista, ha una ragazza di profilo. Presenti sul capo ci sono diverse foto quasi in vecchio stile polaroid, con le fotografie di diversi piatti realizzati dalla Chef.
I tre tipi di versioni sono state rese uniche e diverse fra loro tramite il colore dello sfondo.
Il ristorante NFT di New York
Il creatore del ristorante NFT di Pescara, si è ispirato dall’idea nata da Gary Vaynerchuk (imprenditore Usa) e VCR Group, che ha come previsione d’apertura è a New York e nel 2023. Anche il ristorante NFT newyorkese s’ispira alla cucina orientale giapponese, che per entrarvi richiede il pagamento dell’iscrizione tramite i non-fungible token, al costo di 2,5 Ethereum per la standard e 4,25 Ethereum per la registrazione esclusiva.
Il fenomeno NFT è sempre più di tendenza, in italiano significa non fungibile o anche gettone non riproducibile, quindi coniato o creato da una persona, che mantenerne il possesso o anche venderlo. NFT è uno speciale tipo di gettone crittografico che in pratica è l’atto di proprietà e anche la certificazione dell’autenticità di un bene fisico o digitale, scritto su una catena di blocchi denominata blockchain.